E-learning [rubrica personale su “La vita scolastica”], Firenze, Giunti.
Studiare online: ma chi me lo fa fare?
Se l’elemento più importante nell’e-learning è lo studente, allora il fattore di successo essenziale per chi fa corsi online è la sua motivazione. Già, chi me lo fa fare di studiare online? Morten Paulsen, uno dei pionieri della formazione in rete, non avrebbe dubbi: i fattori motivanti sono almeno 6, un esagono che rappresenta idealmente la condizione di libertà di uno studente online rispetto a uno “tradizionale”: una diversa gestione dello spazio, del tempo, del ritmo, più modalità di accesso ai percorsi, possibilità di personalizzazione rispetto alla standardizzazione curricolare, possibilità di utilizzare media diversi. Eppure sappiamo che i tassi di insuccesso e abbandono nei corsi online sono molto alti, e anche se c’è il ragionevole dubbio che ciò sia dovuto al fatto che in molti progetti non si tiene conto dei bisogni individuati da Paulsen (o siano semplicemente cattivi progetti) è probabile che ben altri fattori influiscano sulle ragioni per cui vale la pena o meno iscriversi a un corso in rete e portarlo a termine. Molti studi sottolineano ad esempio l’importanza delle funzioni del cosiddetto e-tutor (un tema che varrà la pena approfondire), altri evidenziano come la motivazione sia legata alle strategie didattiche e sia presumibilmente più alta quando nei corsi online ci si ispira a principi effettivi di Instructional Design o si agevola la collaborazione tra corsisti, incentivando l’interattività e l’interazione, puntando su attività, anzi, e-tivities (si chiamano così), orientate alla soluzione di problemi e giochi o alla progettazione di elaborati, mantenendo alto, in sostanza, il grado di coinvolgimento degli studenti nel processo di apprendimento. In realtà è probabile che sulla motivazione degli studenti online influisca un insieme di fattori: la buona progettazione del corso, la capacità dei tutor, la metodologia didattica, e ovviamente anche la qualità intrinseca dei contenuti e la semplicità e la funzionalità delle tecnologie utilizzate. Il che significa che per proporre formazione in rete bisogna prima di tutto poter contare sul lavoro di un gruppo molto competente e ben coordinato, e al momento dell’erogazione controllare accuratamente tutti i possibili fattori di rischio. Per chi vuole studiare online, insomma, avere a che fare con dei veri professionisti è sicuramente una buona motivazione.