E-learning [rubrica personale su “La vita scolastica”], Firenze, Giunti.
L’importanza di chiamarsi e-Tutor
La parola “tutor”, antica come la classicità, è da qualche tempo sulla bocca di tanti. Troppi, forse, voci che in apparenza parlano della stessa figura ma che in realtà immaginano profili molto diversi tra loro. Una quantità di sfumature, dove si confondono i connotati tradizionali del tutor d’aula, considerato tipicamente marginale, l’idea di un’evoluzione dei paradigmi pedagogici che soprattutto nella scuola è tanto ventilata quanto nebulosamente tratteggiata, fino a figure con ruoli più tecnici, o professionisti del supporto, a distanza o ad istanza, scegliete pure quale gioco di parole preferite. Nell’e-Learning il tutor è una figura fondamentale. Per assonanza, a molti piace chiamarlo e-Tutor. Non ha un ruolo di contorno, non è uno che passa le carte e fa firmare i registri, né, necessariamente, è un docente che ha deciso di indossare una veste più moderna. Piuttosto, è una figura molto complessa, che non si può descrivere in poche righe. Si può dire, però, che ha competenze tecniche, organizzative e comunicative, talora, ma non è detto che sia necessario, anche precise conoscenze disciplinari. L’e-Tutor è l’interfaccia tra lo studente online e il percorso formativo: lo accompagna, lo guida, lo aiuta, lo sostiene nei momenti di difficoltà, lo intrattiene nei momenti di noia cercando di ridargli una motivazione, gli suggerisce un metodo di studio, lo facilita, gli chiarisce le idee, lo invita a svolgere i compiti assegnati, lo spinge a raggiungere gli obiettivi formativi, cerca di capirne i bisogni, gli suggerisce delle alternative, gli dice come risolvere alcuni problemi tecnici. Ma non si deve pensare che faccia tutto l’e-Tutor. Uno dei principi essenziali dell’e-Learning è e resta l’autonomia dello studente, all’e-Tutor spetta piuttosto il compito di agevolare lo studente perché possa sentirsi autonomo senza che questo significhi essere abbandonato a se stesso. Non è un compito facile, diciamo che non ci si improvvisa e-Tutor. Anche se spesso succede, con le conseguenze che possiamo facilmente immaginare: caos, inefficacia dell’azione formativa, percezione negativa dell’e-Learning. Sarà forse il caso di cominciare a pensarci, attuando serie politiche per la formazione di e-Tutor professionisti.
Alcuni riferimenti per cominciare a riflettere sulla figura dell’e-Tutor:
Il tutor online, a cura di Mario Rotta. Numero monografico di “Form@re”, 8, febbraio 2002.
http://formare.erickson.it/archivio/febbraio/editoriale.html
E-Moderators. Risorse sulle attività collaborative in rete e la Computer Mediated Communication, a cura di Zane Berge e Mauri Collins. URL: http://www.emoderators.com.
Online Tutoring e-Book. A cura di Sarah Cornelius e Carol Higgison. URL: http://otis.scotcit.ac.uk/onlinebook/