L’Aquila io me la ricordo così: ombre nella luce accecante di una domenica di luglio, il cielo che assomiglia a un’emozione illusoria e frammenti di racconti, pietre, ricami. Come tutte le città invisibili, poteva essere guardata soltanto attraverso il tempo, sovrapponendone gli scorci l’uno dopo l’altro, per anni e anni, fino a quando i dettagli ...