Qualche giorno fa ho riletto un libro che mi appassiona sempre: è un testo semplice, lucido, essenziale, pieno di saggezza e buon senso. Come molti libri che hanno segnato la nostra vita fa parte di noi, ma dobbiamo rileggerlo di tanto in tanto per apprezzarne ancora di più la trama e coglierne sfumature che avevamo dimenticato, o ci erano sfuggite. Ecco solo qualche stralcio, che andrebbe centellinato, parola per parola…
(2) La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
(3) Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
(4) La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
(16) Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
(27) La responsabilità penale è personale. L’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
(33) L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.
(34) La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
(38) Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
(120) La Regione non può istituire dazi d’importazione o esportazione o transito fra le Regioni. Non può adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose fra le Regioni. Non può limitare il diritto dei cittadini di esercitare in qualunque parte del territorio nazionale la loro professione, impiego o lavoro.
Il libro si intitola “La Costituzione della Repubblica Italiana”. Si può scaricare gratuitamente come E-Book, sia in formato PDF che in formato HTML: è una lettura utile e piacevole, che non richiede molto tempo ma solo un po’ di sensibilità e di intelligenza… ed è questo, probabilmente, il vero problema.
Grazie.
Sono molto d’accordo! Ai tempi dei primi governi Berlusconi avevamo tutti lo sgomento di come e quanto la nostra costituzione venisse costantemente calpestata. Adesso, come dice Moretti, il Caimano ci ha cambiato, non riusciamo più nè a scandalizzarci, nè a mobilitarci. Al posto del catechismo si dovrebbe proporre ai nostri ragazzini un pò di costituzionalismo…