E se cominciassi a raccogliere in questo archivio di scritture anche le mie ricette di cucina? Lo so che non è originale, e che molti altri lo hanno fatto prima di me, e sicuramente meglio di me. Ma queste ricette potrebbero essere diverse… anche se raramente le ho scritte, di solito le conservo nella memoria, nell’intuizione e sotto la superificie delle emozioni. A pensarci bene, non sono dei piatti, e nemmeno dei racconti. Sono ciò che resta nel momento in cui ti rendi conto che dopo la cena che hai preparato tutti dormono il sonno dei giusti, e soltanto io resto sveglio. Ascoltando l’odore che rimane, l’ultimo sapore. Ripensando agli sguardi e alle parole. La mia cucina è soltanto un messaggero d’amore. Non vi piacerebbe assaggiarla?