Treni (1994-1995) 14

A molti capita di osservare chi viaggia nel vostro stesso scompartimento: è umano, di solito si cerca di comunicare, o, al contrario, ci si rinchiude nella fortezza del nostro silenzio. Qualcuno disegna i volti seduti di fronte, anche artisti del passato lo hanno fatto, così come molti scrittori si sono lasciati ispirare da quegli sguardi sfuggenti, da quelle visioni dietro cui è bello immaginare storie, racconti, frammenti di vita. Per circa un anno ho viaggiato moltissimo in treno e ho osservato soprattutto donne e ragazze: alcune mi hanno colpito, così prendevo un foglio, una penna, e scrivevo quello che mi veniva in mente, senza mai aver avuto il coraggio (o forse la voglia) di parlare con nessuna di loro. Col tempo ne sono rimaste soltanto sette. Queste riesco ancora a ricordarle, anche se le ho viste solo una volta per una o poche ore. Forse la loro storia non è quella che ho immaginato, ma sapere che potrei essermi sbagliato è ancora più bello che aver provato a immaginarla: ciò che poteva essere e non è stato racchiude l’essenza della poesia. Anche se queste, in fondo, sono solo pagine di un diario, schizzi, impressioni…

Treni (1994-1995)

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14 thoughts on “Treni (1994-1995)

  1. Olga Dec 24,2007 3:14 pm

    Dimenticavo…se vuole un consiglio…si legga le poesie di un giovane scrittore. Il titolo è “Attimi”. Credo proprio che rimarrà a – bocca aperta – per le emozioni che l’autore riesce a trasmettere … o almeno lo spero 😉

  2. Olga Dec 24,2007 3:03 pm

    Caro Prof, intanto auguri… è da un po’ che non Le scrivo, ma sono stata impegnata. Se ha tempo e soprattutto voglia (e questa in effetti è indispensabile!) e vuole fare un giro su un sito di “scrittura”, Le lascio un indirizzo interessante: http://www.toscaedizioni.it. Se va alla voce “scarica le pubblicazioni di Tosca”, troverà poesie e racconti di vario genere. Spero che le possano interessare. Se poi va alla voce” autori in italiano” o eventualmente “in romagnolo”, trova i profili dei diversi autori. Buona lettura e a presto, Federica (alias Olga)

  3. Olga Jul 16,2007 9:34 am

    Caro Prof, intanto la ringrazio per la risposta, è sempre un piacere leggere le sue parole … lei mi incanta! Usa delle espressioni di straordinaria bellezza! … E poi … come fa a dire che scrive qualcosa che potrebbe non piacere ad altri? E’ impossibile! E’ sempre così attento nel curare le parole … personalmente non ho letto tutto quello che ha prodotto in questo blog, ma per la mancanza di tempo, mi creda, non per altri motivi, ovviamente! Ciò che ho letto mi basta per capire che ciò che fuoriesce dal potere delle sue mani è sacro, è indelebile! E’ sensazionale, è magia … io scrivo per ispirazione … magari prima di scrivere anche una relazione universitaria, fumo una sigaretta, ascolto musica a tutto volume -tanto i miei vicini fnno più casino di me !!! :) – poi un minuto di silenzio, anche due, mi siedo, chino la testa tra le mani, rialzo la testa e scrivo … ma solo se ispirata … se no, niente! Sto scrivendo una relazione per il mio corso di studi … ci crede che ho impiegato 3 giorni e non l’ho ancora terminata e sono preoccupata… il tempo per la consegna è mercoledì… sabato sera ero in macchina con mio marito al ritorno da Modena e nel buio della notte ho scritto … ero ispirata e ho scritto … ho scritto il finale – più o meno :) -! Quando scrivo sono felice … la maggior parte della mia generazione non sa neanche cosa significa produrre uno scritto di propria tasca … anni fa qualche compagno di corso mi criticava, perché ho sempre prodotto tutto basandomi sulle mie forze, non ho mai copiato in tutta la mia vita e a maggior ragione ora che c’è internet, non ci penso neanche a farlo! E’ scorretto … sono una persona leale io .. e poi perché copiare? La maggior parte dei docenti non sono mica stupidi … i siti internet li conoscono, no? Scrivere è bello anche perché pensi, usi la fantasia, la materia grigia (sebbene io ne abbia poca!) … non è d’accordo con me? Ora purtroppo la devo lasciare … indovini un po’ cosa devo andare a fare? Un caro saluto, Olga ps la ringrazio per questi momenti …

  4. mrxibis Jul 13,2007 3:05 pm

    Assolutamente sì: secondo me si può scrivere solo se siamo ispirati, da un momento, da qualcosa, da un’emozione, da un periodo, da un dolore… questo non vuol dire che ciò che si scrive in quei momenti sia migliore, ma solo che ha più valore. Io so che ciò che ho scritto perché ispirato, in quel momento, aveva un gran valore per me: magari rileggendolo dopo un po’ di tempo ho capito che non necessariamente poteva piacere ad altri. E ho capito anche che per quanto poco ci piaccia a volte bisogna provare a scrivere anche nei limiti di un comando, un’esigenza precisa, una circostanza. Che non significa scrivere ciò che agli altri sicuramente piacerà, ma mettere alla prova la nostra libertà creativa nel quadro di un limite formale, come fanno i pittori quando cercano di esprimersi nei limiti di un affresco e di una committenza. Riuscire a trovare un equilibrio tra l’ispirazione più sentita e la circostanza in cui e per cui scriviamo… ecco, quello si potrebbe definire uno “stato di grazia”: è proprio lì che forse prendono forma i capolavori :-)
    Mario

  5. Olga Jul 13,2007 2:47 pm

    Buon giorno Prof! Mi consenta almeno Prof, dato che Professore per intero non le piace … vorrei farle una domanda … più che altro è una mia personale curiosità  … lei crede che ci sia qualcuno in grado di esprimere concetti profondi perché ispirato? Ovvero … crede nell’ispirazione quando scrive? Ha mai provato sensazioni forti quando lo fa? E crede anche che questo possa avvenire solo nel momento in cui scrive poesie o può succedere anche quando racconta un fatto, non so un fatto di cronaca o una relazione… Perché riesco a scrivere solo su ispirazione e non su comando? Ce l’ha una risposta? Grazie e a presto, Olga

  6. Olga Jun 28,2007 11:52 am

    E’ sempre piacevole ascoltare le Sue parole caro professore! La ringrazio per la Sua risposta … il problema sono proprio le emozioni, ma ci sto lavorando … la cosa più difficile è guardare con gli occhi degli altri … Grazie infinite, Olga

  7. mrxibis Jun 27,2007 12:50 pm

    Cara Olga, non ho la pretesa di insegnare come si diventa scrittori, sono altre le cose che cerco di insegnare, più circoscritte, con meno implicazioni. Posso solo provare a riflettere ad alta voce e dire che per scrivere bisogna avere qualcosa da raccontare, e non basta avere qualcosa da raccontare. Senza un racconto che prende forma non si può scrivere nulla di vero, ma per raccontare bisogna anche capire come comunicare, e in tal senso può essere utile scrivere per i giornali, o saggi, testi insomma dove la necessità primaria è la comunicazione e non la volontà di esprimersi. Penso che questo sia un buon punto di partenza, per avere qualcosa da raccontare poi… direi che bisogna cercare di vivere intensamente, di non aver paura delle emozioni, bisogna osare, ascoltare, provare a guardarsi con gli occhi degli altri…
    Mario

  8. Olga Jun 26,2007 10:43 am

    Purtroppo ho un difetto, un difetto enorme … il mio cervello viaggia troppo veloce e mi faccio sempre una miriade infinita di domande a cui io, povera studentessa, non so rispondere … quindi lo chiedo a Lei caro Professore … ma come si diventa scrittori? ma non scrittori tanto per scrivere e guadagnarci qualcosa, intendiamoci! Scrittori per passione, io intendo! Cioè una mattina ti svegli e dici da oggi in poi io scrivo? E’ così? Se pensa che quando sono in vacanza e vedo una scritta, anche su un muro, io mi fermo e prendo nota … che dice sono pazza?!? Grazie, Olga

  9. Olga Jun 26,2007 10:30 am

    Noto dalla Sua ultima mail il desiderio di rivolgermi dandomi del “tu” … faccia pure, non mi dispiace affatto, anzi! Ieri sera, ho riletto la poesia che avrei voluto mandarLe, ma credo non sia possibile … più la leggo e più credo che quel pomeriggio sul treno, avrei fatto meglio a osservare il panorama piuttosto che cercare di scrivere una poesia, tra l’altro sdolcinata e alquanto stupida! Appena avrò l’ispirazione adatta ne scriverò un’altra e prometto che stavolta glieLa mando! Comunque continuerò, se Le fa piacere, a girovagare per il suo blog … in punta di piedi … senza disturbare la Sua quiete … e con il Suo permesso, a scriverLe qualche commento … A presto Professore! Olga

  10. Olga Jun 25,2007 6:24 pm

    ok appena posso gliela manderò… no vorrei un Suo parere, la prego! Prima di pubblicarla grazie Olga

  11. Olga Jun 25,2007 4:42 pm

    Allora, mi sembra di capire che la sua risposta sia una conferma alla mia domanda.. ne ho scritta una … solo una … per la verità mi piacerebbe scriverne più di una, ma mi creda, non ho tempo… per carità io sono solo una studentessa, tra l’altro fuori corso e per il momento (purtroppo per me) senza aspirazioni future (lo so, che tristezza!). Mi piace l’idea di scrivere, ma quando ho un’ispirazione non ho mai con me l’occorrente e poi quando ce l’ho, a volte, ho il famoso “blocco dello scrittore” … o della “scrittrice” … perché non usare anche il femminile, non Le pare? comunque, se Le fa piacere, gliela invierò… anche se mi vergogno un po’ … non credo sia il massimo, ma l’ho scritta con il cuore! Grazie per la Sua attenzione di sempre, Olga

  12. mrxibis Jun 25,2007 10:37 am

    Non ho mai considerato la possibilità che questo blog possa evolversi fino a diventare uno spazio per chi sente il bisogno di “rivelarsi” sul terreno della scrittura, ma potrebbe essere una buona idea! Penso che la scrittura, e la poesia in particolare, abbiano bisogno di confrontarsi, di poter essere lette insieme…
    Mario Rotta

  13. Olga Jun 25,2007 10:29 am

    E se qualcuno decidesse di scrivere poesie e poi di inviargliele … le pubblicherebbe sul suo blog con il nome di chi l’ha scritta? Grazie Olga

  14. Olga Jun 15,2007 4:07 pm

    E’ riuscito a comunicare ciò che io ho sempre voluto scrivere, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo … il perché lo so, ma non glielo so spiegare ..

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